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La volontà di cambiare

  • 1. Dicembre 2023
  • 4 minuti di lettura

Intervista a Ludger Neuwinger-Heimes, Chief Financial Officer (CFO), Freudenberg Sealing Technologies (FST).

Signor Neuwinger-Heimes, il progetto SAIL ha tenuto ­occupata l’organizzazione per sedici anni. Quali sono state le sfide maggiori da superare?

Il processo, durato oltre sedici anni, ha richiesto un enorme sforzo da parte dell’intera organizzazione, una vera impresa per tutti, e tutti hanno dimostrato una straordinaria volontà e disponibilità al cambiamento. Nel corso degli anni, questa volontà di cambiare è diventata parte del nostro DNA, anche al di fuori del paesaggio sistematico informatico.

Innanzitutto, era necessario tenere duro, con pazienza e perseveranza. Il vecchio mondo dell’allora Freudenberg Dichtungs- und Schwingungstechnik (FDS), l’antenata di FST, era fortemente frammentato. Verso la fine del millennio, il progetto Fokus-2 aveva frammentato la FDS in tantissime entità legali indipendenti con l’obiettivo di promuovere lo spirito imprenditoriale delle varie unità. Con questa manovra, inoltre, i responsabili speravano di rendere i processi più semplici, più rapidi e più favorevoli al mercato. Questa speranza, però, non è stata soddisfatta. In alcuni settori, ad esempio quelli amministrativi, il decentramento ci ha resi più inefficienti e ha prodotto costi elevati. Ogni entità legale, ad esempio, utilizzava un proprio sistema SAP o addirittura un sistema informatico completamente indipendente, cosa che ha causato non poche interfacce e la mancanza di trasparenza.

A peggiorare le cose, la crisi economica globale e la successiva recessione del 2009 hanno creato scompiglio sui mercati e messo le aziende dinnanzi a problematiche talvolta di natura esistenziale. Nel 2011 abbiamo fuso la FDS con la sorella nordamericana Freudenberg-NOK General Partnership (FNGP) sotto l’egida di FST. Il settore operativo della tecnologia di smorzamento delle vibrazioni per il settore automotive fu incorporato nel gruppo Vibracoustic e la NOK-Freudenberg China (NFC) e la Dichtomatik in FST, quest’ultima addirittura con sistemi informatici completamente diversi. Avevamo, quindi, tantissime entità giuridiche diverse e paesaggi sistematici diversi tra loro.

Per far fronte a tutte queste diversità, già nel 2007 FST ha preso la decisione di centralizzare di nuovo parzialmente le funzioni, come, ad esempio, la tecnologia informatica. L’inizio del progetto SAIL, di conseguenza, ha segnato un cambiamento di paradigma. All’improvviso ci si concentrava di più sui processi piuttosto che sulle funzioni. Oggi beneficiamo di un’ottima trasparenza per quanto riguarda i numeri. Abbiamo raggiunto un livello di trasparenza che mai avremmo pensato fosse possibile. Questo ci permette di operare decisioni basate sull’evidenza.

In futuro, quindi, il miglioramento dei ­processi e la ­standardizzazione derivanti dal progetto SAIL ­permetteranno di integrare nuovi stabilimenti con la sola pressione di un pulsante?

No, in informatica un’integrazione non funziona mai premendo un solo bottone, i processi sono troppo complicati. Oggi, però, è diventato sicuramente molto più facile, perché esiste un modello che funge da standard. Sappiamo quel che vogliamo. Abbiamo definito i processi e il know-how interno per gestire la trasformazione in una nuova organizzazione. In questo modo, ad esempio, possiamo integrare rapidamente nuove aziende. Dalla fondazione di Freudenberg FST GmbH, nel caso ideale ci sarà una sola unità legale per paese, non più tante entità diverse. E ci sarà un unico sistema SAP unificato.

Tre protagonisti ripercorrono il progetto sail

George Molchan
Senior Vice President
Information Technology

“Nel 2004 sono entrato a far parte di Freudenberg-NOK ­General Partnership (FNGP) come CIO. Ci stavamo occupando dell’implementazione del nostro stesso software ERP di QAD. Quando venne costituita FST nel 2011, avevamo appena portato a termine l’implementazione di QAD e non eravamo più così coinvolti nelle attività SAP in Europa della precedente FDS. Nel 2012, divenni responsabile dell’organizzazione globale FST/FNST in qualità di CIO e non ci è voluto molto prima che capissi l’enorme portata e l’importanza del progetto SAIL di FST. Solo tre anni dopo, ci siamo imbarcati nell’avventura SAIL in FNST concludendo le fasi finali nel giugno 2023. Durante questo viaggio, ritrovarsi tra così tante persone dedite ed esperte è stata un’esperienza fantastica”.

Heike Brüggemann
Vice President Business Process
and Project Management

“Ho avuto la fortuna di accompagnare un progetto così complesso come SAIL sin dall’inizio. Questo significa che ho partecipato alla creazione dei modelli nell’area del commerciale, ho diretto progetti di roll out personali e gestito anche l’assistenza SAP per le location. È stata un’esperienza meravigliosa che mi ha permesso di crescere ed evolvermi personalmente e di capire la straordinaria poliedricità di FST. Ho conosciuto tantissimi colleghi e colleghe meravigliosi in tutti i continenti e ho imparato ad apprezzare molto la loro straordinaria esperienza e il loro lavoro di squadra. Sono fermamente convinta che le sfide che abbiamo affrontato e superato lavorando in modi diversi, le peculiarità culturali e i requisiti legali ci abbiano permesso di crescere insieme più forti come FST!”.

Johann Paulhuber
Vice President CPIM Enterprise & ­Business Platform Management

“Oltre alle nostre attività operative ordinarie, era necessario implementare parallelamente fino a cinque progetti di roll out SAIL in regioni e fusi orari diversi in tutto il mondo. Ad esempio, dovevamo rappresentare e implementare processi di magazzino e automazioni dei processi specifici di FST presso i nostri centri di distribuzione oppure integrare altre applicazioni tramite interfacce sotto forma di componenti aggiuntivi entro i rispettivi progetti. Una criticità essenziale degli ultimi anni è stata sicuramente anche quella di trovare capacità aggiuntive sul mercato libero, specialisti di SAP flessibili e, soprattutto, esperti che potessero affiancare e assistere i nostri esperti di FST almeno temporaneamente.

Ho partecipato al progetto SAIL sin dal primo giorno e ricordo un numero infinito di sensazioni, emozioni, incontri, ma anche storie personali, immagini e impressioni, discussioni ed esperienze costruttive. Abbiamo dovuto imparare a gestire e far fronte a tante lingue e specificità culturali diverse. Quello che mi ha colpito in particolar modo, però, erano l’enorme motivazione e lo spirito di squadra di tutte le persone coinvolte nel programma SAIL. Questo, insieme al fatto che oggi più di 5.500 dipendenti utilizzano un sistema SAP centralizzato con processi amministrativi armonizzati e standardizzati in tutta FST, potrebbe certamente riempire molte pagine di un diario di bordo sulla storia di successo di SAIL”.

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